Poche cose sono fastidiose per un automobilista come un fermo amministrativo: La sanzione può essere inflitta secondo il codice della strada, in aggiunta alla multa, per determinati tipi di violazioni.
Inoltre, dal 2006, è anche prevista come forma di coercizione, alternativa al pignoramento, in alcuni casi in cui un debitore rimanga insolvente nei confronti dei suoi creditori. Impone al mezzo in questione di non poter circolare, pena una sanzione che può arrivare fino a 2.628,15 euro per il guidatore.
Naturalmente, quindi, un fermo amministrativo è qualcosa di cui ogni proprietario di auto si vuole liberare il prima possibile.
Una buona notizia: Dal 2021, sollevare la propria auto da un fermo amministrativo, è diventato un po’ più facile, vediamo come.
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Come liberarsi dal fermo amministrativo
La legge di bilancio 2021 stabilisce che, a partire dal primo di gennaio di quest’anno, il proprietario dell’auto non dovrà più pagare i 32 euro di imposta di bollo previsti in precedenza.
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Per cancellare il fermo amministrativo, sarà necessario semplicemente contattare il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) recandovisi di persona o telematicamente, muniti di dell’atto di cancellazione del fermo emesso dall’ente creditore (in caso di un fermo amministrativo dovuto ad un debito non pagato) o avendo dimostrato l’infondatezza della sanzione dovuta a presunta violazione del codice della strada.
Inoltre, bisognerà avere con se il certificato di proprietà in formato cartaceo o il foglio complementare.
La richiesta può anche essere inoltrata con l’intermediazione dell’ACI o di un’agenzia che si occupi di pratiche automobilistiche.
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Può anche capitare che, per qualsiasi ragione, non si sia sicuri dell’esistenza o meno di un provvedimento di fermo amministrativo sulla propria auto, magari proprio al momento dell’acquisto.
In tal caso, per non rischiare di incorrere in una pesante sanzione, venendo sorpresi alla guida di un auto sottoposta ad un fermo amministrativo, è opportuno fare una breve verifica.
Questa verifica si può fare presso l’ACI, al costo di 6 euro, o tramite diversi altri servizi, reperibili facilmente anche online.
