Checco Zalone, altro che comico: stava per seguire un’altra strada

Checco Zalone conta pellicole cinematografiche di rilievo, ma in realtà avrebbe potuto seguire tutt’altra strada: ecco di cosa stiamo parlando.

checco zalone (instagram)
checco zalone (instagram)

Checco Zalone nel suo curriculum vanta pellicole di successo che hanno praticamente sbancato i cinema italiani. L’ultima sua creazione, Tolo Tolo, nelle sale italiane dall’inverno del 2019, ha ricevuto un vero tripudio con il comico che ha saputo attirare giovani e meno giovani.

Un vero fenomeno sociale che parte dal passato, dalle imitazioni dei personaggi dello spettacolo, alla satira sul governo italiano, passando per le sue canzoni. Sempre divertenti e mai banali. Checco Zalone ha sempre avuto una certa vena artistica, nonostante il passato ci racconta di un’artista che avrebbe potuto seguire una strada diversa da quella del comico. Scopriamo insieme di cosa parliamo.

La situazione ed il passato

Checco è sempre stato un ragazzo che tenace e che ha dimostrato di voler puntare in alto. Una predisposizione che gli ha permesso di conseguire il diploma presso il Liceo Scientifico e successivamente la laurea in giurisprudenza.

Senza dimenticare che prova anche il concorso come ispettore di Polizia, ma senza riuscire ad essere preso. Per lui la tv appara nei primi anni 2000 con Tele Norba per poi passare a Zelig Off. Qui riscontra un successo non indifferente e la prima pellicola cinematografica, Cado dalle nubi, non può che essere la consacrazione. Eppure nel suo passato c’era tutt’altro.

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La musica sempre nel sangue

checco zalone (instagram) (2)
checco zalone (instagram)

Fin da giovane infatti si appassiona alla musica e rinomate sono le sue cover ‘storpiate’ delle maggiori hit italiane. Ecco quindi che avrebbe potuto divenire un pianista jazz, e studia anche affinché questo piccolo traguardo possa realizzarsi. Infatti, contrariamente a quanto riferito in passato, non ha mai concluso il conservatorio.

Nel corso degli anni però si rende conto che quella non è la sua strada, scegliendo la comicità. A questo riesce ad accostare anche l’ambito musicale, ma in maniera sempre ironica e totalmente opposta al piano e al genere jazz. Potremmo definirla questa una vera fortuna per lui? O se magari avesse seguito quest’altra strada avrebbe potuto affermarsi come musicista di successo? Purtroppo si tratta di domande alle quali non abbiamo risposta e magari si potrebbe porle proprio a Checco Zalone.

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