La carriera di Michael Schumacher non ha bisogno di particolari presentazioni. Ma forse non tutti sanno un particolare relativo al suo debutto in Formula Uno.
Michael Schumacher, l’indimenticabile campione di Formula 1, nato in Germania il 3 gennaio 1969, è sposato con Corinna, dalla quale ha avuto i suoi due figli Gina Maria e Mick.
Ha contribuito attivamente a scrivere la storia della Formula Uno – grazie in particolar modo ai suoi sette titoli mondiali ed alle innumerevoli vittorie – e dell’automobilismo in generale con risultati straordinari che lo hanno reso unico per fans ed appassionati che lo hanno acclamato da ogni parte del mondo per tantissimi anni.
A partire da quel terribile incidente sugli sci avvenuto a Meribel nel 2013, il Kaiser lotta costantemente tra la vita e la morte, ma nonostante i tanti anni passati senza la benché minima notizia, nessuno lo ha dimenticato, il che dovrebbe bastare per comprendere cos’ha significato e continua a significare per tantissime persone il fuoriclasse tedesco delle quattro ruote.
Anche gli amici più stretti – ed ex colleghi – ricordano con grande ammirazione le sue gesta in pista; Eddie Jordan, però, ha svelato che la carriera di Michael ha avuto inizio da una bugia.
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Michael Schumacher, tutto nacque da una bugia: parola di Eddie Jordan
Michael Schumacher, tanti successi a caratterizzare una carriera gloriosa. Eppure, tutto iniziò con una bugia. Niente di finto, quello che il mondo ha apprezzato, tra i Mondiali in Benetton ed in Ferrari, è stato meravigliosamente vero. Ma, comunque, tutto iniziò con una menzogna raccontata chi fece esordire il Campione tedesco in F1.
Eddie Jordan, infatti, doveva fare a meno del suo pilota ufficiale, all’epoca Bertrand Gachot, perché quest’ultimo venne arrestato. Il tempo però stringeva, e non certamente a favore del team inglese. E così Willi Weber, agente ed amico di Michael Schumacher, propose a Jordan proprio Michael convincendolo a dargli una chance.
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In che modo? Dicendogli che conosceva alla perfezione la meravigliosa pista di Spa-Francorchamps. Eddie si fidò ciecamente di entrambi e così Michael potè salire sulla monoposto. Ma lui non aveva mai corso sulla pista belga! Ormai il dado era tratto, e l’occasione fu troppo ghiotta per non “trasgredire”.
Il Kaiser mostrò così al mondo tutto il suo valore da futuro fuoriclasse, conquistando in qualifica uno strepitoso settimo posto, rifilando quasi un secondo al suo compagno di squadra. All’indomani, il 25 agosto 1991, non fu però molto fortunato. La sua gara durò soli 500 metri a causa della rottura della frizione della sua auto.
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Il che, comunque, fu abbastanza per consentire a Schumi di approdare l’anno dopo in Benetton dove vinse i suoi due primi titoli mondiali. Poi, certo, i record, le vittorie, la Ferrari. Ma senza quella bugia, a pochi giorni dal Gran Premio del Belgio di oltre trent’anni fa, forse parleremmo di ben altra storia. Non tutti gli inganni vengono per nuocere…
