Carte di credito e conti correnti: nessuno sfuggirà ai nuovi controlli | Ecco chi rischia più degli altri

Il mondo dell’economia e della finanza è tanto complicato quanto importante. Giungono novità in tal senso, che però non a tutti piaceranno. Scopriamo di cosa si tratta.

Ai soldi, chi più e chi meno, ci teniamo tutti. Soprattutto ci interessa sapere dove tenerli e come evitare di rimanere fregati; ed in questo caso, entrano in gioco le carte di credito ed i conti correnti.

Carte di credito e conti correnti (Web source)
Carte di credito e conti correnti (Web source)

E, purtroppo, in tantissime occasioni entrano in gioco pure gli evasori fiscali. Ecco perché pare chiara la volontà in Italia di fermare queste persone. In che modo? Grazie alla creazione di due banche dati.

Si tratta di un vero e proprio processo di accertamenti anti evasori che si sta piano piano strutturando sempre di più.

E’ arrivato, a riguardo, l’ok del garante della privacy sull’algoritmo che consente di utilizzare i dati dei contribuenti – sempre e comunque con dei paletti da rispettare per proteggere le informazioni sensibili.

Un incrocio di dati da sempre molto favorevole ad Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Ma come funzionano questi controlli e chi rischia di più?

Controlli su carte di credito e conti correnti: cosa c’è da sapere

Innanzitutto, è bene precisare che tali informazioni rimarranno nelle apposite banche per ben dieci anni. Andando avanti con la questione, e con le fatidiche domande che ci siamo fatti precedentemente, cerchiamo di fare il punto della situazione.

A stabilire le modalità operative dei nuovi controlli su conti correnti e carte di credito, dovrà essere un decreto del ministero dell’economia. Un decreto previsto già nel marzo 2021 e che si trova ancora in bozza.

In ogni caso, ci ha pensato Il Messaggero a svelare anticipazioni sul suo contenuto. Contenuto che risulta interessante soprattutto in alcuni importanti dettagli impossibili da non notare.

I nuovi accertamenti si baseranno infatti sull’incrocio delle banche dati, e verranno resi operativi due database nuovi di zecca. Il primo, definito di analisi, prevede la produzione di una lista contenente una platea di cittadini – una volta considerati i criteri di rischio fiscale; il secondo, di controllo.

Carte di credito e conti correnti (Web source)
Carte di credito e conti correnti (Web source)

In questo caso, chi corrisponde ad uno o più parametri di rischio, andrà incontro alle cosiddette attività di accertamento. Tale attività prevede anche l’invio di lettere di compliance per promuovere la regolarizzazione spontanea del contribuente.

Tornando al decreto, c’è ancora da attendere la pubblicazione, anche perché era necessario l’ok del garante della privacy. Dopotutto, il tema è delicatissimo. Questo perché l’incrocio dei dati consente l’accesso a informazioni a dir poco sensibili, come quelle delle spese mediche.

Certo, il fisco può già avere accesso a tantissimi dati; come la dichiarazione dei redditi, i rapporti di lavoro, catasto, bollette, patrimonio immobiliare e fattura elettronica. Si aggiungerà però verosimilmente anche questa novità, che però prevede dei paletti.

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Il ministero dell’economia dovrà specificare quali sono le banche dati che intende consultare. Ed in più, per evitare rischi relativi all’uso dei dati personali i controlli verranno fatti su posizioni pressoché anonime – nomi inventati e peraltro assenti di dati anagrafici. Le identità reali verranno svelate solo nel momento del controllo effettivo.

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