Il racconto di una vita
Ha lasciato il nuoto da appena due mesi e Federica Pellegrini fa già parlare di sé con un documentario dove mostra la sua grinta, ma anche le sue fragilità, le lacrime e la battaglia contro i disturbi alimentari. A Grazia la campionessa parla delle prossime nozze, del ritorno tra i giudici del programma Italia’s Got Talent, dell’impegno come rappresentante degli atleti olimpici. E fa una promessa: quella di restare sempre la ragazza che raggiunge i suoi traguardi senza chiedere mai il permesso
La fatica, le lacrime, le emozioni, gli allenamenti, i momenti critici e le vittorie clamorose. C’è tutto questo nel documentario sulla campionessa Federica Pellegrini dal titolo Underwater (Sott’acqua), prodotto da Fremantle, ora su Amazon Prime Video.
C’è il suo allenatore, compagno e futuro sposo Matteo Giunta, ci sono i suoi genitori. E ci sono le confessioni in cui l’atleta olimpionica, che ha appena dato l’addio al nuoto, si filma da sola nei quasi 300 giorni che hanno preceduto i Giochi di Tokyo 2021 fino all’agognata finale nei suoi 200 metri stile libero, di cui detiene a oggi il primato mondiale.
Prima donna nella storia del nuoto a partecipare alla quinta finale olimpica consecutiva nella stessa specialità, ha chiuso una parte importante della sua vita per aprirne un’altra. «Mi è arrivata la proposta di matrimonio», dice. «Sono felice, adesso comincia per me un percorso di vita personale molto bello».
Pellegrini in quarantena per i giochi invernali
Vederla passare dai Giochi di Tokyo 2020 a quelli invernali di Pechino 2022 fa un certo effetto, ma l’azzurro l’accompagna sempre. Sui social Federica Pellegrini ci scherza su: “L’azzurro c’è, la vasca pure… dai un po’ mi sento a casa”.
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Al termine della quarantena, obbligatoria per chi arriva in Cina in vista delle Olimpiadi invernali”, La “Divina” sarà pronta per il nuovo ruolo come membro del CIO nella Commissione Atleti, elezione avvenuta insieme a Pau Gasol, Maja Włoszczowska e Yuki Ota durante l’ultima kermesse olimpica a Tokyo.
La vincitrice di tutto nei 200, nonché primatista mondiale, resterà in carica per 7 anni e sarà tra i membri che avranno diritto al voto in occasione dell’elezione del prossimo presidente dell’Ente nel 2025.