Il talentuoso attore, protagonista di tanti film e fiction, è affetto da sempre da una grave e poco conosciuta sindrome invalidante. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Alessandro Borghi, l’affascinante e talentuoso attore è nato a Roma nel 1986. Il suo amore per il cinema nasce piano piano, quasi per caso.
Gli esordi
Il suo ingresso nel mondo del cinema avviene, diciamo così, attraverso una porta laterale, grazie ad un suo compagno di liceo.
Il suo amico era figlio di un noto stuntman di Cinecittà e lo introdusse in quella realtà. Grazie agli anni da sportivo, Alessandro si cimenta come controfigura e parallelamente anche come indossatore, sempre per guadagnare qualcosa.
Ed è proprio frequentando una palestra che ottiene il primo provino per una fiction televisiva, Distretto di Polizia.
Giovane, ma pluripremiato
Dopo quella prima esperienza, ne sono seguite molte altre, tra cui: RIS 5, Don Matteo 7, prende parte anche a video musicali dei Negramaro. Parallelamente, cerca di migliorarsi nella carriera che ha ormai intrapreso a pieno titolo iniziando gli studi d’arte drammatica.
Ma è il regista Sergio Sollima che gli offre l’occasione della vita. Sollima lo aveva notato quando era una comparsa in Romanzo Criminale e gli offre il ruolo, forte e caratterizzato, di Numero 8 in Suburra.
Da lì Alessandro non si ferma più. Ottiene ruoli importanti, tra cui quello di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle o il più recente in Diavoli, al fianco di Patrick Dempsey e Kasia Smutniak.
A 35 anni ha nel suo palmarès un David di Donatello, un Nastro d’argento e un Ciak d’oro oltre a numerose altre candidature.
La sindrome neurologica
Fidanzato con Irene Forti, modella e manager, Alessandro di recente ha svelato di soffrire di un disturbo neurologico serio, che lo ha anche reso vittima di bullismo a scuola
Borghi, infatti, è affetto dalla sindrome di Tourette, una sindrome neurologica che di solito compare nell’infanzia, contraddistinta dalla presenza di tic motori o fonologici che possono essere lievi o severi. Le cause non sono chiare anche se esiste una componente genetica ed ereditaria e ne sono affetti più i maschi che le femmine.
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Borghi ha ammesso che mentre respira ha degli spasmi e tende a soffiarsi sulle dita, ma ha imparato a controllarsi. Le manifestazioni neurologiche, poi, scompaiono mentre recita, perché si immedesima nel personaggio.
La sindrome lo ha fatto molto soffrire da ragazzo, per i suoi tic era oggetto di scherno tra i coetanei.
Ma oggi, si è preso un’abbondante rivincita.
