Un nuovo allarme è stato lanciato sul social preferito dai più giovani, dopo che un ragazzo di soli 13 anni ha perso la vita: cos’è successo
In questo momento TikTok è una delle piattaforme più popolari in assoluto, soprattutto tra i più giovani, e allo stesso tempo una delle più discusse ed osteggiate. Negli ultimi mesi diversi governi hanno dato il via ad una battaglia contro l’app, con un serie di ban dagli Stati Uniti all’Unione Europea. Recentemente è finito al centro di una nuova bufera, dopo che un ragazzo di appena 13 anni è morto per colpa di una folle sfida sul social.
Negli ultimi anni TikTok si è affermata come una delle app più scaricate e utilizzate. Lanciato nel 2014 (inizialmente con il nome musical.ly), il social cinese è andato incontro ad un’espansione impressionante a partire dal 2020, dopo essere stato acquistato dalla ByteDance, azienda che gli ha dato il nome con cui oggi lo conosciamo tutti.
La piattaforma, che consente agli utenti di caricare e guardare brevi video ha conquistato le nuove generazioni. Queste, ormai, la usano più di Google per effettuare ricerche. Su TikTok si trovano le ultime tendenze, le challenge tanto amate dai giovani e gli immancabili video di balletti che hanno contribuito alla sua ascesa. Ma anche ricette, consigli per la casa e tanto altro ancora.
Nonostante la sua popolarità, l’app è finita al centro di numerose controversie, concentrate in particolare sul tema della sicurezza per quanto riguarda i dati personali degli users. TikTok è stata accusata di essere sfruttata dal governo cinese per accedere alle informazioni di milioni di persone e diversi governi, negli ultimi mesi, hanno deciso di correre ai ripari.
TikTok, la challenge che ha provocato la morte di un ragazzo di 13 anni
Per fare alcuni esempi, Stati Uniti e Canada hanno vietato l’utilizzo di TikTok nei dispositivi federali e governativi. Allo stesso modo, la Commissione Europea ha ordinato ai suoi dipendenti di non usare il social incriminato. La questione della privacy, tuttavia, non è l’unica ad aver fatto discutere.
TikTok preoccupa anche per l’influenza che è in grado di esercitare sugli utenti minori. Ovviamente questo può valere per ogni social, ma l’app in questione è particolarmente popolare tra i giovanissimi. E, molto spesso, finiscono col lasciarsi condizionare eccessivamente dai trend e dalle challenge con esiti sempre più allarmanti.
Il caso del 13enne che ha perso la vita mentre era intenzionato a seguire l’ultima sfida del social è un tragico esempio. Lo scorso 12 aprile Jacob Stevens Greenfield è deceduto dopo aver ingerito una dozzina di pasticche di antistaminico. Il ragazzo voleva realizzare un video – che stava girando un suo amico – sulla cosiddetta “Benadryl Challenge”. Che si basa sull’assunzione di antistaminico da banco per avere le allucinazioni.
Tre anni fa la Food and Drug Administration aveva già espresso la sua preoccupazione davanti a tale sfida, mettendo in evidenza i suoi rischi. Jacob ha perso la vita presso il Nationwide Children’s Hospital dopo aver passato sei giorni attaccato ad un respiratore. Da parte sua, l’app ribadisce che la sicurezza è sempre tra le maggiori priorità e che questo genere di “trand” non sono ammessi e vengono costantemente rimossi da una squadra di professionisti che provvedono a bloccare ricerche simili o allegate.