Renato Zero, sempre il numero uno | Nessuno riesce a farlo come lui

Renato Zero non è mai banale. Non lo è mai stato nella propria vita. Osiamo dire che non sappia cosa sia la banalità. Anche in un momento di difficoltà

La sua classe lo precede. E riesce a dimostrarlo anche nelle difficoltà. E’ proprio vero che il talento riesce a tirarci fuori dai guai. Ce lo dimostra il nostro adorato Renato Zero. Il video che lui stesso ha pubblicato con grande autoironia prova a che è inutile imitarlo. Lui è davvero inimitabile!

Zero
Renato Zero (Instagram)

Il primo vero provocatore

Cantautore, oggi 71enne. Pseudonimo di Renato Fiacchini. Istrionico, provocatore e trascinatore. Tenero e intenso, ma anche energico. Lega il proprio nome ad alcune delle canzoni più ascoltate e cantate della storia d’Italia. Ci ha fatto piangere ed emozionare.

Nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato 44 album, di cui 31 in studio, 8 live e 5 raccolte ufficiali. Si calcola abbia scritto più di 500 canzoni, molte delle quali inedite. Una lunga carriera che gli ha permesso di avere milioni di fan. I cosiddetti “sorcini”.  Insomma, Renato Zero è un mito, una vera e propria icona. Soprattutto nei primi anni della sua carriera si è caratterizzato per abbigliamenti e toni molto sui generis. Tra i suoi più grandi successi non possiamo non menzionare “Il Triangolo, “I migliori anni della nostra vita”, “Mi vendo”, “Come mi vorresti”.

Canzoni che hanno in noi un ricordo indelebile. Per esempio, come dimenticare una delle scene cult de “Il Divo”, il film di Paolo Sorrentino realizzato sulla vita di Giulio Andreotti, in cui la colonna sonora della struggente scena è proprio “I migliori anni della nostra vita”?

Renato Zero, inimitabile anche nelle cadute

Gusto eccessivo e sopra le righe, dicevamo. Il suo modo di parlare, di cantare, i suoi vestiti sempre molto sgargianti hanno alimentato speculazioni sulla sua omosessualità, mai confermata dall’artista, che si è sempre reso ambiguo agli occhi del pubblico. Renato, sempre molto misterioso, ha giocato molto su questa ambiguità. Ricordiamo la sua relazione con Enrica Bonaccorti.

Insomma, Renato Zero non è mai banale. Non lo è mai stato nella propria vita. Osiamo dire che non sappia cosa sia la banalità. E ce lo dimostra anche questa volta, in un momento che per molti sarebbe potuto essere di difficoltà e di imbarazzo, ma che Renato trasforma in un grande momento di autoironia.

 

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Ha fatto infatti il giro anche dei giornali online la caduta rovinosa del nostro Renato a Roma, appena dopo aver attraversato la strada sulle strisce. Sarà capitato a tutti: cadere, in pubblico, è sempre un momento di grande vergogna. Non per Renato che, infatti, pubblica un video autoironico in cui alcuni ragazzi imitano la scena della sua caduta. Ma nessuno riesce a farlo con la sua grazia e a rialzarsi con la sua nonchalance. Chapeau!

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