La celebre Orietta Berti si è sfogata nel corso di un’intervista raccontando di come si sia sentita oggettivata durante la sua carriera e della sua decisione di ribellarsi.
Con la sue sue canzoni Orietta Berti si è affermata come una delle cantanti italiane più influenti degli anni sessanta e settanta insieme ad artiste del calibro di Mia Martini, Mina, Patty Pravo e Ornella Vanoni.
Soprannominata l’Usignolo di Cavriago, ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo. La sua carriera è iniziata quando era giovanissima. Ha inciso il suo primo album, dal titolo “Orietta Berti canta Suor Sorriso”, nel 1964.
Il successo negli anni settanta e il grande ritorno
Nel corso degli anni settanta la Berti ha pubblicato numerosi successi. “Fin che la barca va” (che ancora oggi è una delle sue canzoni più famose), “Via dei Ciclamini” e “Tipitipitì” sono solo alcuni dei brano che l’hanno portata alla la notorietà.
A partire dagli anni novanta si è affermata come volto televisivo partecipando a diverse trasmissioni, tra cui “Domenica In”, “Quelli che il calcio”, “Buona Domenica” e “Che tempo che fa” in qualità di ospite fissa.
Lo scorso anno la cantante è tornata in cima alle classifiche con il singolo “Mille” realizzato in collaborazione con Fedez e Achille Lauro. Il brano è diventato un tormentone estivo ed è stato premiato in occasione dei Power Hits Estate.
L’artista ha una carriera sessantennale alle spalle, nel corso della quale ha raggiunto risultati molto importanti diventando una delle cantanti più celebri nel panorama musicale italiano.
Non sono mancate, però, le delusioni. Lei stessa ne ha parlato durante un’intervista negli studi della trasmissione “Ti sento”, insieme al conduttore Pierluigi Diaco. La Berti si è sfogata raccontando di essere stata trattata come un oggetto.
Il racconto di Orietta Berti
“Più di una volta mi sono sentita un oggetto. Perché tu esprimi la tua voglia di fare una cosa e dall’altra parte ti dicono ‘No, se facciamo così non c’è abbastanza guadagno'” ha spiegato la cantante.
Negli anni Ottanta è stata costretta a fare tante rinunce: “Tu mi vuoi togliere un’orchestra, un maestro bravo per fare un arrangiamento perché mi dici che dopo non c’è abbastanza guadagno”. Ricorda la cantante “Una soddisfazione me la puoi anche dare”.
Così l’artista ha deciso di ribellarsi al sistema, mettendosi in gioco personalmente. La Berti è stata una delle prime cantanti ad essersi prodotta da sola e, nel 1986, si è esibita sul palco di Sanremo con “Futuro”.
Proseguendo ha affermato: “Quando ti produci da sola è naturale che non puoi entrare più nelle classifiche perché non hai la forza di una major che ti fa entrare”. Nonostante tutto i risultati si sono fatti vedere. La cantante è riuscita a conquistare il pubblico con la sua musica, restando fedele a se stessa.