Il virus che in questo momento spaventa molto è denominato “Autolycos”. Ecco come si insinua nel vostro telefono.
Il fenomeno del cybercrime continua a mantenere un trend di crescita molto alto. L’Italia, in particolare, è tra i Paesi più colpiti. Ma vi sono alcune app che sono assai a rischio. Anzi, se le avete installate sul vostro smartphone, il consiglio è di cancellarle immediatamente.
Soprattutto nel Mezzogiorno del Paese una carenza di consapevolezza sui danni che può provocare una inefficace gestione della cybersecurity anche negli ecosistemi individuali, che risultano quelli più a rischio (come telecamere di video sorveglianza, stampanti, fino agli stessi programmi antivirus). Al Nord, invece, dove si registra la maggiore diffusione dei dispositivi, dovuta anche alla concentrazione delle industrie, i dispositivi sono più protetti ma i servizi digitali a disposizione dei cittadini sono più esposti a vulnerabilità e presi maggiormente d’assalto dagli hacker.
Tra aprile e giugno è salito vertiginosamente il numero degli attacchi che interrompono i servizi erogati da istituzioni, aziende, pubblici esercizi, e dei malware, ossia vettori di attacco volti a sottrarre informazioni sensibili. Malware che mantengono ancora il primato nella classifica delle tecniche più utilizzate dai criminali informatici in questo secondo trimestre del 2022 (316 casi). Scende per la prima volta, al secondo posto, il phishing/social engineering (-22%), modalità di adescamento tramite e-mail ingannevoli o social network, con 303 fenomeni rispetto ai 389 del trimestre precedente.
A maggio l’Italia è risultata prima in Europa e sesta al mondo per attacchi ransomware e malware. A maggio il numero totale di ransomware – i virus che prendono in ostaggio un dispostivo e chiedono un riscatto per restituirne i dati – intercettati in tutto il mondo è stato di 1.336.000. L’Italia è il Paese più colpito in Europa e il sesto al mondo con una percentuale di attacchi subiti del 4,44%. Le prime posizioni di questa classifica mondiale vedono Stati Uniti (19,82%), Turchia (12,13%), Giappone (5,81%), Taiwan (5,73%) e India (5,71%).
Le app che infettano lo smartphone
I ransomware restano una minaccia globale. Per quanto riguarda i malware, l’Italia è prima in Europa e quinta al mondo. Questa la lista dei primi cinque paesi con il numero di attacchi intercettati: Giappone (127.120.942), Stati Uniti (77.384.579), India (24.534.066), Brasile (22.617.407), Italia (17.396.690). I cinque settori in ordine più colpiti dai cybercriminali in Italia sono stati: Pubblica amministrazione, sanità, settore tech, il manifatturiero e il banking.
Il nostro smartphone è diventato ormai un’estensione del nostro corpo. Per questo, quindi, è molto soggetto ad attacchi cybercriminali. In particolare, vi sono alcune app molto a rischio. I consigli degli esperti sono quelli di cancellarle dal vostro dispositivo. Ecco di quali si tratta.
Il virus che in questo momento spaventa molto è denominato “Autolycos”. Ecco le app a rischio: Vlog Star Video Editor (com.vlog.star.video.editor), 1 milione di download; Creative 3D Launcher (app.launcher.creative3d); 1 milione di download; Wow Beauty Camera (com.wowbeauty.camera) – 100.000 download; Gif Emoji Keyboard (com.gif.emoji.keyboard), 100.000 download; Freeglow Camera 1.0.0 (com.glow.camera.open), 5.000 download; Coco Camera v1.1 (com.toomore.cool.camera), 1.000 download.