Leggende TV | Quartetto Cetra, quando si entrava nelle case in punta di piedi

Chi ha qualche anno in più non può non ricordare il quartetto Cetra, un gruppo vocale tra i più longevi oltre che di enorme abilità e maestria, quando queste qualità valevano ancora qualcosa.

“Nella vecchia fattoria ia-ia-o…”, tutti l’abbiamo cantata almeno una volta da bambini, ma forse non tutti sanno che fu portata al successo da uno dei più grandi gruppi vocali che la storia della musica italiana ricordi: il quartetto Cetra.

Cetra
Il Quartetto Cetra (web source)

Chi erano

In principio erano il quartetto Egie, di cui faceva parte Tata Giacobetti, uno dei futuri componenti dei Cetra. Era il 1940 e l’Italia entrava in guerra. Virgilio Savona, studente di conservatorio, curava gli arrangiamenti e quando uno dei componenti degli Egie lasciò, subentrò lui. Il gruppo, oltre ad esibirsi in proprio, accompagnava anche altri artisti. Il loro primo disco uscì in formato 78 giri nel 1941. Cos’è un 78 giri? Beh, per fare un parallelismo, il 78 giri sta a Spotify come il giurassico sta all’era moderna. La guerra imperversava ed un altro dei componenti fu richiamato alle armi. Entrò a far parte del quartetto “provvisoriamente” Felice Chiusano, immediatamente riconoscibile per non essere dotato di folta capigliatura. L’anno dopo, tutti i componenti del gruppo dovettero lasciare temporaneamente la musica per il servizio militare. Nessuno di loro partecipò come combattente, ma venivano chiamati per intrattenere le truppe e per fare spettacoli radiofonici. Con molta abilità dribblarono tutti i tentativi per farli cantare in spettacoli di propaganda.

La signora del gruppo

L’unica donna del gruppo era Lucia Mannucci, moglie di Virgilio Savona. Si conobbero negli studi dell’EIAR (l’antesignana della Rai) e si sposarono nel 1944, con la guerra ancora in corso. Virgilio Savona ricordava il così il giorno del matrimonio: “Il 19 agosto del 1944, in piena guerra, alla chiesa di San Carlo al Corso a Milano, era stata bombardata ed era piena di macerie… Non è stato facile sposarsi, perché il fronte aveva diviso in due l’Italia e abbiamo dovuto procurarci dei certificati di notorietà al posto dei documenti normali. Per Lucia, che è bolognese, e poteva usare la posta per raggiungere il Comune di Bologna, la parte burocratica fu relativamente semplice. Io invece, essendo nato a Palermo, ero separato dalla mia città da tutta la linea gotica…

Lucia Mannucci
Una delle ultime immagini di Lucia Mannucci (web source)

L’ingresso di Lucia nel quartetto nel 1947 sancì la formazione definitiva. Come nome fu scelto Cetra, come lo strumento musicale che ha quattro corde, come i componenti del gruppo.

Un successo lungo quarant’anni

Un successo senza tempo il loro. Furono tra i primi ad introdurre il boogie-woogie, swing e  jazz e suonarono anche con veri miti del genere come il nostro Franco Cerri e il M° Gorni Kramer. Gli anni Sessanta li videro grandi protagonisti in televisione, in cui si proponevano in parodie cantate di classici della letteratura. Indimenticabili.

La loro attività cessò purtroppo con la morte di Tata Giacobetti, avvenuta nel 1988. L’ultimo componente del gruppo, Lucia Vannucci, si è spenta a Milano nel 2012.

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