Whatsapp: il problema delle chiamate di gruppo “rumorose” | Arriva il superpotere che risolve tutto 

Whatsapp svolta e punta sempre più sulle funzioni “voce”. Le nuove funzioni lo rendono un’alternativa molto interessante alle app specializzate in chiamate e meeting. 

Dimenticate il vecchio whatsapp, quello che serviva a fare chattate di testo a volte sconclusionate e condite di abbreviazioni e neologismi che facevano tanto slang generazionale.

Whatsapp, cosa fare con gli interlocutori "rumorosi" | Web Source
Whatsapp, cosa fare con gli interlocutori “rumorosi” | Web Source

L’attacco di nuove app concorrenti, di nuovi modi di comunicare e alla fine i lunghi anni della pandemia, hanno fatto scoprire anche ai più scettici i benefici del lavoro (e quindi dei meeting) a distanza. Whatsapp si era già evoluto da app per la chat one to one in app che facilita le comunicazioni di gruppi e piccole comunità. Spesso per svago, ma sempre più frequentemente per lavoro e impieghi professionali.

Tristemente note ai più sono le chat di classe, di genitori e insegnanti, talvolta separate, talvolta comunitarie. Una vera dannazione per molti, che a qualsiasi ora del giorno e della notte si trovano travolti di bip e notifiche varie che avvisano di nuovi messaggi non sempre così indispensabili. La stessa cosa avviene per i gruppi di lavoro nei quali non sempre è molto semplice seguire il flusso degli interventi e la loro logica, specialmente quando molti pensano di avere qualcosa di importante da dire, magari rispondendo a un messaggio di quattro pagine prima.

La chat diventa video: il problema del “rumore di fondo”

Più i gruppi servono a produrre qualche risultato, lavorare o anche fissare la pizzeria di domani sera, più emerge l’importanza di parlarsi in tempo reale e di “guardarsi nelle palle degli occhi”.

Nello screenshot, un'anteprima delle nuove funzioni | Web Source
Nello screenshot, un’anteprima delle nuove funzioni | Web Source

I gruppi di chat diventano insomma videochiamate di gruppo, con molti vantaggi ma anche qualche nuovo problema. Il primo è il “rumore di fondo”. Sarebbe buona cosa escludere il microfono quando ci si trova in un gruppo, si ascolta e magari nel frattempo si fa pure qualche lavoretto. Ma non tutti lo fanno e il risultato può essere il caos.

Con l’ultimo aggiornamento Whatsapp introdurrà la possibilità di “mutare” specifici interlocutori, riportando l’ordine e il silenzio per gli altri. 

Altra funzione decisamente utile alla produttività dei video gruppi è la possibilità di inviare messaggi di testo a specifici interlocutori, recuperando la funzione del messaggio scritto che ha fatto di whatsapp il gigante che è. Chi usa altre applicazioni per i meeting online già conosce questa funzione, e la sua utilità. Ma c’è qualcosa di più comodo che avere di nuovo tutto quello che ci serve in una app sola, senza dover scaricare nuovo software, imparare ad usarlo, perdere tempo con nuovi account, username e password?

Probabilmente no. E da oggi whatsapp non solo fa tutto quello che fanno i concorrenti nati durante il boom della videochiamata di gruppo. Ma lo fa anche altrettanto bene.

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