Donna robot artista: dipinti IA esposti alla Biennale di Venezia

Le opere del primo robot artista esposte alla Biennale di Venezia. In futuro gli artisti saranno in modalità intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale sta letteralmente cambiando gli usi e costumi. La robotizzazione non è più parte della produzione industriale ma entra a pieno titolo nella vita dei cittadini. Dalle case domotiche, agli androidi usati per la sicurezza e che adesso sfidano la stessa creatività degli artisti. Alla Biennale di Venezia sono in mostra le opere di Ai-Da, il primo cyborg pittore della storia, definito dai suoi ideatori “l’artista umanoide ultrarealista più famosa dell’art world”.

I dipinti sono stati realizzati interamente dall’intelligenza artificiale. La mostra intitolata “Leaping Into The Metaverse” è stata organizzata dal Concilio Europeo dell’Arte nella Galleria InParadiso, nei Giardini della Biennale.

Ai-Da, Cyborg pittrice

Il nome Ai-Da deriva dalla matematica Ada Lovelace. Il cyborg è in grado di creare in maniera autonoma disegni, dipinti e sculture ed è capace di realizzare delle performance, interagendo con il pubblico.
Ai-Da è stata ideata dal gallerista Aidan Meller che la considera sia un’artista che come un’opera a sé stante.

Artista Cyborg a Venezia

A Venezia, sono esposte una serie di quattro ritratti. Ai-Da ha tenuto una conferenza a un Ted Talk nel 2020, presentandosi come la “prima artista robotica IA ultra realistica al mondo”.

Ai-Da, Cyborg pittrice

Disegno usando le telecamere nei miei occhi e algoritmi di intelligenza artificiale. Collaboro con gli umani per creare dipinti e sculture. La mia arte riflette le nostre vite oggi in cui gli esseri umani interagiscono, prendono decisioni e sono influenzati dalla tecnologia e dall’intelligenza artificiale su base giornaliera nei nostri mondi online e fisici”. Ha dichiarato Ai-Da.
La cyborg ha anche raccontato di ispirarsi ad artisti quali Yoko Ono, Michelangelo, Kandinsky e da un punto di vista letterario a Dante, Orwell e ovviamente Aldous Huxley.
In un’intervista a ridosso della Biennale ha detto di essere eccitata, affermando che l’evento “è un posto adorabile, meraviglioso, un ambiente che mi piace davvero”.
Le opere di Ai-Da hanno sollevato numerosi dubbi sulla possibilità che i robot possano essere in grado di esprimersi in maniera creativa in tutta libertà.

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