Gomorra: Danielino, quello vero, arrestato per traffico di droga | Quando il lieto fine non c’è

Si chiama Vincenzo Sacchettino e nella fiction interpretava Danielino. Un ragazzo finito male sullo schermo e purtroppo anche nella vita.

Si chiama Vincenzo Sacchettino e la sua è una di quelle storie di riscatto che sembrano favole. O almeno avrebbe dovuto e potuto esserla, se la realtà non fosse stata più forte del sogno.

Danielino e Ciro di Marzio in Gomorra | Web Source
Danielino e Ciro di Marzio in Gomorra | Web Source

La famiglia di Vincenzo Sacchettino è una di quelle che Gomorra ha raccontato a tutto il mondo. Una famiglia condannata al degrado, che sopravvive in una realtà terribile e insanguinata, e che purtroppo ne fa parte a pieno titolo.

Il riscatto che non c’è stato

Da quella realtà Vincenzo aveva cercato disperatamente di affrancarsi. Scelto dalla produzione di Gomorra per interpretare un ragazzo di strada, aveva scelto il ruolo di attore come qualcosa di completamente diverso dalla realtà che aveva sempre vissuto, un passaporto per il riscatto. Nella fiction, Vincenzo interpretava “Danielino”, uno dei pochi “guerrieri bambini” rimasti fedeli a Ciro di Marzio (Marco d’Amore). Nella storia Danielino finisce malissimo, in una scena che è rimasta tra le più memorabili della indimenticabile serie. Salvatore Conte, uno dei grandi nemici di Ciro, lo chiama a sé e gli dice “Vieni qua, vieni a prenderti il perdono”. E una volta abbracciato, gli spara.

Danielino, la scena drammatica della sua fine | Web Source
Danielino, la scena drammatica della sua fine | Web Source

Una fine tragica, che però per Vincenzo aveva rappresentato un nuovo inizio. Aveva deciso di tornare a scuola, aveva dichiarato che non voleva buttare via la sua vita in carcere, o peggio in una bara, come aveva visto succedere troppe volte intorno a sé, nel suo quartiere e nella sua famiglia. «Quando sarò grande non farò mai l’errore di mio padre. Non vale la pena di buttare via la vita in una cella o peggio in una bara per i soldi», erano parole sue, scritte in un tema che aveva commosso tutti.  

Ma la storia di riscatto non è durata, Quella scuola che doveva portarlo su una strada diversa, magari a continuare la sua avventura come attore e nel cinema, Vincenzo l’ha lasciata per tornare sulla vecchia, terribile strada, macchiata di sangue e di droga. Una strada che non poteva portarlo lontano, purtroppo.

Dopo l’arresto del 2019, Vincenzo è tornato libero ma per poco. Proprio in queste ore è stato catturato in un un nuovo blitz delle forze dell’ordine che ha colpito una bandi di pusher che gestiva il traffico tra Giugliano, Parete, Lusciano e Trentola Ducenta.

Un traffico gestito con macchine, cellulari, messaggi in codice, come in film.

Con lui sono stati arrestati anche il padre Pasquale, di 57 anni e il fratello Raffaele, di 30. Non sempre le belle storie hanno un lieto fine.

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