Videogames: arriva la sfida del secolo | L’avversario che non ti saresti mai aspettato

C’è un nuovo intelligentissimo player capace di confrontarsi con il regno virtuale di un videogioco, di muoversi e interagire sparando ai mostri.

L’immagine dello scienziato pazzo Doc in “Ritorno al futuro” è forse la più adeguata per descrivere Viktor Toth. Il giovane neuroscienziato di trent’anni, di Budapest ha costruito un sistema in realtà virtuale (VR) per dimostrare l’intelligenza dei ratti. Ispirandosi ai suoi ratti domestici, Toth ha trovato il modo per farli giocare al videogioco Doom.

Videogames, l'avversario che non ti aspetti | newstv.it
Videogames, l’avversario che non ti aspetti | newstv.it

Il risultato è stato davvero sorprendente. Quegli adorabili esemplari chiamati Carmack, Romero e Tom, nomi dei creatori del videogioco, sono stati in grado di navigare autonomamente attraverso una serie di labirinti, di aprire porte e persino capaci di sparare ai mostri.
Toth ha insegnato ai ratti a muoversi su una palla mobile, permettendogli di giocare e spostarsi nello spazio virtuale con il loro movimento, in prima persona, davanti allo schermo del computer.
Ho creato da zero una configurazione VR per roditori e addestrato tre ratti. Sono incredibilmente intelligenti e puoi insegnare loro compiti complessi. Hanno una memoria eccezionalmente buona e una comprensione speciale quando si tratta di pensare e prendere decisioni di alto livello”. Ha dichiarato il giovane neuroscienziato che spiega di aver voluto insegnare ai roditori a muoversi nella giusta direzione senza che avessero bisogno del suo aiuto.
Sono stati ricompensati con acqua zuccherata quando si giravano nella giusta direzione, ma anche con prelibatezze come uva e banane al termine del gioco.

Addestramento dei ratti

L’addestramento è stato progressivo. Inizialmente, giocavano in scenari con corridoi rettilinei e curve semplici. Mano a mano che hanno iniziato ad interagire e a prendere mano con il gioco, Toth ha introdotto percorsi più complessi con vicoli ciechi o curve casuali.
Alla fine hanno imparato molte azioni. Per Toth sarebbe interessante insegnare loro a cambiare le armi e perché farlo in base alle situazioni. Al momento, preferisce non stressarli troppo.

ratti
Ratto davanti allo schermo del pc

Tuttavia, l’esperimento è già un successo in quanto non solo i ratti hanno imparato a giocare. Sono ben consapevoli delle loro azioni.
Sanno cosa stanno facendo: se cambiano l’ambiente in modo casuale, il topo lo capisce e si adatterà al nuovo ambiente in cui si trova. Sono esseri molto curiosi e desiderosi di scoprire cosa sta succedendo”. Commenta il ricercatore che ha dimostrato quanto siano intelligenti questi simpatici animaletti.
“Se il compito è complicato, i topi iniziano ad apprezzarlo. Questa è la mia ipotesi”.

Maiali e videogiochi

La prossima tappa sarà quella d’insegnare ai maiali a giocare ai vidoegiochi. In realtà, già negli Stati Uniti, alcuni ricercatori sono riusciti ad insegnare ai maiali a muovere un joystick e a spostare un cursore per raggiungere diversi finestre. I quattro esemplari coinvolti nell’esperimento hanno mostrato una comprensione concettuale sia del gioco che della connessione tra il movimento del controllo del joystick e il cursore.
“Non è un’impresa da poco per un animale comprendere il concetto che il comportamento che sta eseguendo sta avendo un effetto altrove”. Ha affermato l’autrice dello studio,  Candace Croney della Purdue University, in Indiana, esperta di comportamento animale.

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