Guardati in volto | Da quello che vedi dipende il successo che avrai

Dalla prima cosa che gli altri vedono di te dipenderà il tuo successo e la tua presa sul mondo. 

Il carattere di una persona può essere associato alla sua fisonomia. Un’antica disciplina considerata parascientifica correlava il carattere di un individuo al suo aspetto fisico. I tratti somatici potevano indicare aspetti del comportamento di una persona e della sua psicologia.

Jolie
L’aggressività è nel DNA (web source)

Nell’Ottocento, la fisiognomica venne correlata da Cesare Lombroso al carattere criminale di una persona. Teorie che sono state poi in parte scartate per la loro poca valenza scientifica.

Persistono tuttavia numerosi luoghi comuni e preconcetti e nella percezione degli individui alcuni volti possono comunicare determinate sensazioni.

E’ quanto hanno voluto indagare un gruppo di ricercatori della Università New South Wales autori di uno studio pubblicato sulla rivista “Royal Society Open Science”. Gli studiosi volevano capire se la forma di un viso poteva essere collegata all’aggressività percepita.

Come viene percepita la forma del viso

I ricercatori hanno misurato il rapporto larghezza-altezza facciale (FWHR) confrontandolo con la percezione di aggressività delle persone. I risultati sono stati davvero sorprendenti.

La FWHR viene calcolata prendendo la larghezza di un viso diviso per la distanza verticale tra il punto più alto del labbro superiore e il punto più alto delle palpebre.

Sono stati misurati 17.607 volti tratti da fotografie dei passaporti di persone di età compresa tra i 6 e i 93 anni. Successivamente hanno invitato 121 partecipanti, sia donne che uomini, di osservare 1.893 fotografie per valutare i volti in base alla sensazione di aggressività.

viso quadrato
La misurazione dei volti

Confrontando la misurazione del volto alle risposte dei partecipanti, è emerso che i volti con un FWHR elevato (visi quadrati) erano classificati come più aggressivi rispetto alle persone con un FWHR basso (volti ovali), in particolare se appartenevano a giovani uomini.

Generalizzazioni

“Gli esseri umani estraggono una grande quantità di informazioni socialmente rilevanti dai volti delle persone ed elaborano inferenze sociali (generalizzazioni, ndr) su persone sconosciute anche con un solo sguardo”. Sottolineano gli autori dello studio, dichiarando che la percezione del “FWHR significa che è da collegare a una varietà di inferenze sociali”.

I risultati hanno rivelato che i volti con un FWHR quadrato erano percepiti più aggressivi rispetto a quelli con un FWHR basso, in particolare se erano uomini. Potrebbe essere collegato alla percezione della forza fisica, motivo per cui li percepiamo come più aggressivi.

La forma del viso cambia con l’età

Tra gli altri risultati emersi è stato rivelato che:

  • i volti maschili avevano un FWHR più alto rispetto alle donne, in una fascia di età compresa tra 27 e 40 anni;
  • al di sopra dei 40 anni, i volti femminili avevano un FWHR più alto rispetto agli uomini della stessa età;
  • i volti quadrati delle donne più anziane, legati ai cambiamenti con l’età, non venivano percepiti come aggressivi;
  • i cambiamenti della FWHR legati all’età sono diversi per gli uomini e per le donne.
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