Automobili basta: ci vogliono a piedi | Così ci costringeranno a buttare la macchina

Dodici strategie UE per ridurre il traffico e l’utilizzo delle automobili. Il futuro sostenibile non vuole le automobili private. Una delle principali fonti d’inquinamento che dovrà essere drasticamente tagliata entro il 2030.

Si chiama Agenda 2030, la road map europea per una riconversione del sistema industriale, produttivo e dei consumi all’insegna delle rinnovabili e a zero emissioni. Premiati le economie circolari, veicoli elettrici e smart working. La pandemia è stato il “riavvio” di un sistema globale. Quello del “Grande reset”. Uno shock con il quale costringere i paesi a ripensare il futuro. I cittadini di tutto il mondo si sono risvegliati dai lockdown, proiettati in una drastica nuova società targata “green”. Non c’è più tempo per le economie mondiali. Dal Forum di Davos, al tavolo del G20 o in sede del Parlamento Europeo, le strategie economiche e i grandi investimenti sono ormai destinati alla transizione ecologica.

L'Europa ci vuole senza auto | Web Source
L’Europa ci vuole senza auto | Web Source

In quest’ottica, i programmi di finanziamenti europei mirano a sostenere progetti in linea con l’Agenda 2030.

Uno di questi, Horizon 2021-2027, ha premiato cento città europee, tra le quali 9 città italiane.  Città destinate ad avviare progetti sperimentali a impatto climatico zero.

Eliminare il traffico e le automobili in città

Il tema centrale è senz’altro la riduzione del traffico delle automobili. Questo argomento è stato analizzato in uno studio. “A dozen effective interventions to reduce car use in European cities: Lessons learned from a meta-analysis and Transition Management”, pubblicato su Case Studies on Transport Policy, condotto da Paula Kuss e Kimberly Nicholas del Lund University Center for Sustainability Studies (LUCSUS).

La ricerca ha analizzato diversi progetti sperimentati nelle città europee, individuando alcune strategie di successo. Da questi modelli è stato stillato un elenco di 12 principali strategie con le quali si può ridurre l’uso delle automobili nelle città europee.

automobili
Traffico in città

“Le auto sono intrinsecamente inefficienti e ingiuste nell’uso della terra e delle risorse. In media, trascorrono il 96% del loro tempo parcheggiato, occupando spazio urbano prezioso che potrebbe essere destinato a usi più vantaggiosi come alloggi e parchi pubblici”. Commenta Nicholas, una delle autrici dello studio.

“A Berlino, gli utenti di auto occupano in media 3,5 volte più spazio pubblico rispetto agli utenti non auto, principalmente attraverso il parcheggio su strada. E sono le persone estremamente più ricche che guidano di più: in Europa, l’1% più ricco per reddito guida quasi 4 volte di più rispetto al guidatore medio, rappresentando circa il 21% della loro impronta climatica personale. Per questi emettitori più elevati, l’inquinamento climatico”. Prosegue la Nicholas.

12 modi per ridurre l’uso delle automobili

Ecco l’elenco dei 12 punti riportato da Greenreport.

Congestion charges

Tassa di transito che dovranno pagare gli automobilisti che vogliono entrare nelle città. Viene considerata la misura più efficace. I ricavi di questa tassa saranno destinati a finanziare mezzi alternativi per il trasporto sostenibile.
Un sistema introdotto a Londra nel 2003 e con la quale il traffico nel centro della città è stato ridotto del 33%.

Parcheggi e controlli del traffico

All’insaputa dei cittadini, sono state avviate in molte città europee, normative per eliminare i parcheggi e modificare le vie di circolazione.
Queste, sono state sostituite con piste ciclabili, allargamento dei marciapiedi e strade a divieto transito auto. Metodi che hanno registrato diversi successi. Ad Oslo è stato ridotto del 19% il traffico nella capitale norvegese.

Zone a traffico limitato

Roma è un modello per le ZTL. Grazie a questo sistema ha ridotto del 20% il traffico nel centro negli orari limitati e del 10% anche quando non vi sono le limitazioni.

Servizi di mobilità per i pendolari

Aumentare servizi di mobilità per i pendolari. Un progetto sperimentato nella città olandese di Utrecht. Il governo locale e le aziende private hanno dato ai dipendenti abbonamenti gratuiti per i trasporti pubblici, associati a bus navetta privato per collegare le fermate con i luoghi di lavoro. Con questo sistema è stata ridotta del 37% la quota di pendolari in auto.

Tariffe per il parcheggio sul posto di lavoro

Un sistema introdotto a Rotterdam con il quale è stato ridotto del 20-25% lo spostamento dei dipendenti in auto grazie a un programma che addebitava ai dipendenti il parcheggio fuori dai loro uffici, offrendo loro anche la possibilità di “incassare” il parcheggio per utilizzare invece i mezzi pubblici.

Pianificazione degli spostamenti verso il posto di lavoro

I programmi che forniscono strategie di viaggio a livello aziendale e consigli per incoraggiare i dipendenti a porre fine ai loro spostamenti in auto sono stati sperimentati in 20 città europee. Includevano: bus navetta aziendali, sconti per il trasporto pubblico e migliori infrastrutture per le biciclette, riduzione dei parcheggi. Questo ha portato a una riduzione del 18% dei pendolari in auto.

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Traffico a Roma

Pianificazione degli spostamenti universitari

Stesso approccio per gli universitari. Incentivare il trasporto pubblico e aumentare una più efficace gestione dei parcheggi. A Bristol ciò ha portato a una riduzione del 27% dell’utilizzo delle automobili.

Servizi di mobilità per le università

La città di Catania ha introdotto un pass gratuito per i trasporti pubblici agli universitari e collegamenti navetta. Questo ha comportato una riduzione del 24% della quota di studenti che si spostano in auto.

Car sharing

Sia il modello dello car sharing che il noleggio orario delle auto hanno mostrato ottimi risultati in città come Brema in Germania e Genova. Secondo le statistiche, ogni auto condivisa sostituisce in media tra 12 e 15 veicoli privati. Una strategia di ripensamento delle città con integrazione di infrastrutture nei luoghi residenziali di trasporti pubblici, aree per biciclette e per il car sharing.

Pianificazione per le scuole

Lo studio ha preso in esempio i modelli di due città inglesi, Brighton & Hove e Norwich. E’ stato elaborata un modello di pianificazione che includeva: consigli di viaggio, pianificazione, eventi per studenti e genitori per incoraggiarli a camminare, andare in bicicletta o andare a scuola in auto. Sono state inoltre potenziate infrastrutture per le biciclette nelle città. L’utilizzo per andare a scuola in auto è stato ridotto dal 5 al 10,9%.

Piani di spostamenti personalizzati

Alcuni progetti sperimentali sono stati avviati in città come Marsiglia, Monaco di Baviera, Maastricht e San Sebastián, con piani di spostamenti personali e piani per i singoli residenti. Programmi in cui vengono consigliati percorsi alternativi per i cittadini come ad esempio camminare, andare in bicicletta o utilizzo dei trasporti pubblici. In questo caso è stato ottenuta una riduzione del 6-12% del traffico auto.

App per la mobilità sostenibile

Le nuove tecnologie legate alla telefonia mobile sono cruciali per la riconversione. A Bologna è stata avviata una app per consentire a persone e dipendenti delle aziende partecipanti di monitorare la propria mobilità. I partecipanti sono stati invitati ad una gara alla quale hanno guadagnato punti con buona condotta. Camminando, andando in bicicletta e utilizzando i mezzi pubblici per andare a lavoro. Le aziende ha fornito premi ai loro dipendenti che raggiungevano gli obiettivi. Questo ha portato al 73% degli utenti ha utilizzare meno il proprio mezzo. Nello studio viene specificato che la app è solo un supporto ed necessaria una progettazione degli spostamenti e dei mezzi alternativi per ridurre in maniera efficace le emissioni.

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