Virus PC, il pericolo mortale delle estensioni | Come evitare quelle “sospette” grazie a Google

I virus sono sempre stati il pericolo numero uno di chi ha un computer connesso. Quanti dei malfunzionamenti e delle autentiche catastrofi che colpiscono chi li usa vengono dalla rete e dai virus. Le estensioni dei browser sono una delle fonti più gravi.

Prima ancora di diventare un argomento di panico quotidiano nella nostra vita “normale” i virus sono stati la grande fonte di ansia nella vita dei nostri computer.

Nei pc, i virus fanno paura | web source
Nei pc, i virus fanno paura | web source

Oggi (ma non solo da oggi) la guerra è diventata anche cyber e, se possibile, ancora più pericolosi per la vita delle macchine con cui lavoriamo, e nei quali sono raccolti sempre più la fonte dei nostri redditi, il nostro lavoro, quello della nostra azienda. E in definitiva una enorme quantità di possibili spese e seccature, se non di assolutamente probabili catastrofi.

Il “marchio di qualità” di Google

Google sta lottando duramente per rendere i nostri computer più sicuri, da molti punti di vista. Lavoro sui cookie ma soprattutto un grande lavoro di identificazione e di demarcazione delle estensioni sane, o quantomeno quelle che non creano alcun problema a Chrome, il browser della casa.

Google Chrome, uno dei più avanzati browser in circolazione | web source
Google Chrome, uno dei più avanzati browser in circolazione | web source

Quello che Google sta creando per rendere evidente, a prima vista la sicurezza delle estensioni che stiamo per scaricare è un gamma di badge, che identificano le estensioni sicure per Chrome

I badge sono due, e aiuteranno tutti gli utenti a riconoscere questi importanti pezzi di software a colpo d’occhio. Ma quali sono le estensioni sicure? È presto detto: sono quelle che seguono le pratiche tecniche consigliate da Google e presentano un livello eccellente di esperienza utente e di design. Google, forse l’azienda più automatizzata e digitalizzata del mondo, valuterà manualmente con il suo team tutte le estensioni, una a una, prima di assegnargli un badge. Un riconoscimento che in sostanza rappresenta una specie di “marchio di qualità” assegnato dai più grandi esperti di questo campo.

Nella valutazione manuale dell’esperienza utente c’è in realtà il più grande breaktrough tecnologico dell’operazione. Abbiamo bisogno di automazione ma non siamo degli automi, e google ha implementato questa consapevolezza in questo decisivo passaggio per la sicurezza, ma anche per il confort, della nostra esperienza di utenti.

Google assegnerà anche un badge di publisher affermato a tutti gli editori che avranno verificato la la propria identità e dimostrato di essere conformi al Programma Sviluppatori.

Una doppia assicurazione per gli utenti che vedranno garantito non solo il software ma anche chi lo produce.

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