Agenzia delle Entrate, questi comuni pagamenti costeranno carissimi | Le sanzioni sono spaventose

L’Agenzia delle Entrate è pronta a punire chiunque effettui questi comuni pagamenti con delle multe estremamente salate.

Chiunque effettui questa tipologia di pagamenti, benché abituali, sarà costretto a rivedere i propri metodi di versamento.

Agenzia delle Entrate (fonte web) 11.04.2022-newstv.it
Agenzie delle Entrate, il nuovo provvedimento (fonte web)

D’altronde, viviamo in una società sempre più tecnologica e il progresso si associa anche ad un maggiore controllo da parte dello Stato verso i contribuenti. Il Fisco, in particolare, è in grado di accedere ai dati dei cittadini, in modo da carpire informazioni relative alle transizioni effettuate.

Nel caso dei lavoratori dipendenti, la situazione è resa più facile dal fatto che il loro stipendio mensile venga già tassato nella busta paga. Mentre per quanto riguarda i professionisti ed i datori di lavoro, la questione diventa più complicata in quanto potrebbero non dichiarare tutti i redditi effettivi.

Per questo motivo nel 2018 è stata elaborata la norma che obbliga i datori di lavoro a versare lo stipendio ai propri dipendenti tramite dei metodi che siano tracciabili.

Stipendi: da ora in poi solo pagamenti tracciabili

Il termine tracciabilità fa riferimento all’insieme di misure legislative che hanno lo scopo di limitare l’utilizzo di denaro contante per effettuare transizioni economiche.

È un mezzo fondamentale nella lotta all’evasione fiscale, una garanzia di affidabilità. In questo modo, il Fisco ha la possibilità di verificare le operazioni effettuate dai cittadini.

Con metodo tracciabile si intendono i bonifici sul conto corrente tramite l’IBAN del lavoratore o della lavoratrice.

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Agenzia delle Entrate: multe salatissime per i datori che pagano in contanti (fonte web)

Possono essere utilizzate carte di credito, carte ricaricabili e PayPal. È possibile ricorrere anche agli assegni consegnati direttamente ai lavoratori o ad altri strumenti elettronici. Il provvedimento comprende i rapporti di lavoro descritti al comma 912 della Legge n. 205 del 2017.

I datori che procederanno con un pagamento in contanti, rischieranno di ricevere delle multe salatissime. Così facendo, sarà possibile evitare le buste di paga fasulle, che dichiarano pagamenti mai versati. Anche se il pagamento dovesse corrispondere ad una somma modesta, non ci saranno eccezioni.

Ciò vale nei casi in cui il lavoratore o la lavoratrice svolga un’attività da badante o baby sitter. La loro retribuzione potrebbe essere modica, per via delle poche ore lavorative, ma  lo stipendio dovrà sempre essere versato tramite metodo tracciabile. Altrimenti, il datore potrebbe ricevere una sanzione amministrativa che va dai 1000 euro ai 5000.

La Gazzetta ha precisato che il pagamento in contanti è consentito solo se viene eseguito presso lo sportello bancario o postale usato dal datore per il proprio conto corrente ordinario e non solo di tesoreria.

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