Mascherine e tamponi: i prezzi sono impazziti | E’ finito il costo calmierato

Siamo sicuri che la fine dello stato d’emergenza porti solo conseguenze buone? Ecco cosa cambierà per gli italiani

Aspettavamo l’1 aprile come un giorno di liberazione. Il 31 marzo, infatti, è finito lo stato d’emergenza instaurato con l’avvio della pandemia da Covid-19. Ma siamo sicuri che la fine dell’emergenza porti solo conseguenze buone?

Mascherine e tamponi: costi folli | Web Source
Mascherine e tamponi: costi folli | Web Source

Si allentano le misure anti Covid ma cadono anche una serie di facilitazioni messe a punto per agevolare la popolazione nell’acquisto di mascherine o test anti-Covid. Ecco, quindi, la brutta notizia.

Se da un canto, le maglie delle restrizioni saranno certamente più larghe, d’altra parte verranno meno una serie di provvedimenti. Presi tanto dal Governo presieduto da Giuseppe Conte, quanto da quello presieduto da Mario Draghi.

Una circolare di Federfarma inviata ai titolari di farmacia ricorda che dall’1 aprile non sono più vendibili le mascherine chirurgiche la cui etichettatura non è in lingua italiana ma in altra lingua utilizzata nell’Unione Europea. E che le mascherine chirurgiche con etichettatura in italiano ma autorizzate in deroga alle vigenti disposizioni dall’Istituto Superiore di Sanità, sono vendibili fino al 31 maggio 2022.

Ma non sono queste le notizie peggiori che arrivano dalla fine dello stato d’emergenza.

Schizzano i prezzi

Infatti, la circolare chiarisce che “in considerazione della cessazione dal 1° aprile 2022 dello stato di emergenza e delle funzioni del Commissario Straordinario all’emergenza Covid-19, deve ritenersi che l’Ordinanza 11/2020 pubblicata sulla G.U. 108/2002 emanata dal Commissario Arcuri circa l’imposizione del prezzo calmierato a € 0,50 al netto dell’IVA delle mascherine chirurgiche, NON sia più applicabile a decorrere dal 1° aprile 2022″.

Schizzano i prezzi dei tamponi? (web source) 2.4.2022 newstv.it
Schizzano i prezzi dei tamponi? (web source) 2.4.2022 newstv.it

Si rischia quindi una pericolosa escalation dei prezzi. Infatti, il prezzo calmierato dei dispositivi di protezione FFP2 in € 0,75 Iva compresa per ciascun dispositivo nel Protocollo d’Intesa del 3 gennaio 2022 la cui efficacia valeva fino al 31 marzo 2022. Pertanto, dal 1° aprile il prezzo al pubblico di tali dispositivi è libero anche per quelle farmacie che hanno volontariamente aderito al Protocollo. Anche per questa tipologia di dispositivi, Federfarma ricorda che sono vendibili fino al 31 marzo 2022 le FFP2 e FFP3 la cui etichettatura non è in lingua italiana ma in altra lingua utilizzata nell’Unione Europea.

I prezzi, quindi, potrebbero schizzare alle stelle. Sul fronte tamponi, infatti, termina l’efficacia del Protocollo d’Intesa che rendeva obbligatori i prezzi calmierati e stabiliva modalità di esecuzione dei tamponi. Rimane ferma, comunque, la possibilità per le farmacie di continuare ad effettuare i tamponi antigenici rapidi e i test sierologici.

Anche eventualmente decidendo di mantenere tariffe agevolate. Ma chi lo farà? Cessa inoltre la possibilità per i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni di effettuare tamponi in farmacia al prezzo agevolato di Euro 8,00. Nessun rimborso per le differenze di prezzo. Inoltre i pazienti con esenzione da vaccinazione non potranno più effettuare test gratuiti: anche questi importi non saranno più rimborsati.

Sicuri, quindi, che la fine dello stato d’emergenza porti solo buone notizie?

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