Caro carburanti: ecco la soluzione | Sulle strade si torna ad Annibale

Benzina e gasolio costano sempre di più ma gli italiani trovano una soluzione “ecologica”. Se negli anni dell’austerity era tornato di moda il cavallo, adesso si punta decisamente più in alto.

Qualcuno ricorda ancora lo shock petrolifero del 1973, oppure ne ha rivisto in questi giorni le foto in bianco e nero. Torniamo indietro con la memoria.

La traversata delle Alpi di Annibale | Web Source
La traversata delle Alpi di Annibale | Web Source

Anche allora si trattava di una guerra. Precisamente della guerra di Yom Kippur tra Israele ed Egitto. Il grande stato arabo era stato umiliato dalla sconfitta di cinque anni prima nella guerra dei sei giorni. La sconfitta gli era costata tutta la penisola del Sinai, mentre l’esercito dello stato ebraico penetrava in profondità le difese arabe, decise di giocarsi la rivincita.

Erano stati anni di schermaglie su un confine militarizzato e fortificato, attraversato dal canale di Suez, arteria strategica di valore mondiale.

Poi l’Egitto, improvvisamente tentò l’attacco. E fu una delle rare occasioni in cui gli eserciti arabi inflissero ad Israele quantomeno un difficile e sanguinoso pareggio, che avrebbe portato alla riconsegna del Sinai. 

Gli Stati Uniti e il mondo occidentale si schierarono a fianco di Israele. I paesi arabi riuniti nell’Opec, uniti per una volta in una solida solidarietà araba, decisero di punire l’Occidente con una sanzione capace di metterlo in ginocchio: stop alle esportazioni di petrolio. Nella situazione geopolitica di allora, uno shock quasi fatale, che mise davvero in crisi drammatica le economie e le società dell’occidente industrializzato: risparmio, riscaldamenti abbassati, weekend senza macchine. Città conquistate da biciclette, mezzi alternativi, persino cavalli. Scene di un altro mondo. Da allora niente sarebbe stato più come prima e il senso della dipendenza dal petrolio, una merce limitata e a perenne rischio politico, avrebbe aperto un nuovo orizzonte di differenziazione energetica e di risparmio.

La guerra arriva sulle strade. A passo d’elefante.

Molti anni dopo, la guerra in Ucraina, le sanzioni, la necessità o quantomeno il desiderio di chiudere i rubinetti russi, si sono di nuovo rovesciati sulla strada. Prezzi dei carburanti alle stelle e il senso di panico e di cambiamento necessario che si fa sempre più strada.

Elefanti a Gioia Tauro | Instagram
Elefanti a Gioia Tauro | Instagram

Delle volte in modo razionale, altre meno. Nel secondo campo collocheremmo forse questo momento zoologico vissuto in uno svincolo di superstrada a Gioia Tauro.

Una colonna di elefanti in movimento che, più ancora che ai tempi dell’austerity, sembra riportare il calendario ai tempi dell’invasione cartaginese, passata attraverso le Alpi, con colonne di elefanti in funzione di mezzi da trasporto pesante. 

Speriamo che per i nuovi quasi camion di Gioia Tauro non ci sia la stessa fine degli elefanti di Annibale. Finirono congelati nel gelo dei passi alpini, decisamente poco ideali per la loro natura africana.

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Andrà meglio nel tiepido clima meditarreneo della città portuale calabrese? E’ augurabile, anche se resta da vedere in quale modo sarà possibile caricare i container in arrivo sulle spalle delle “bestiole”. 

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