Marcell Jacobs e il difficile rapporto con il padre: “Mi bloccavo quando correvo..” 

Un rapporto difficile con il padre, un vero e proprio limite per decollare con la sua passione. Marcell Jacobs racconta tutto 

 

Dopo aver vinto un oro nei 100 metri alle Olimpiadi, ed essendo stato il primo italiano a compiere questa grande impresa, negli ultimi tempi si parla molto di Marcell Jacobs. Dopo l’avventura a Tokyo, Jacobs e Gianmarco Tamberi si sono legati ancor di più. I due, quel primo agosto, hanno regalato all’Italia dei risultati che nessuno è riuscito ad ottenere fino ad ora. Due medaglie d’oro, una per il salto in alto ed una per i 100 metri.

Marcell Jacobs

Tamberi è sempre stato un punto di riferimento per Jacobs, il quale lo ha sempre considerato come un’icona dell’atletica italiana. Difatti Gianmarco Tamberi ha sempre dimostrato che, anche i momenti difficili, si possono superare per oi tondare più forte di prima. Dopo la vittoria alle Olimpiadi di Tokyo 2020, i due si sono dati un abbraccio davvero sentito e ricco di emozione.

Dopo le tante delusioni ricevute durante la vita, finalmente sono riusciti a raggiungere la vetta del mondo insieme grazie al loro sacrifico atletico. Durante quelle Olimpiadi, però, oltre a nascere un legame di amicizia molto forte è nato anche uno scontro davvero importante. La rivalità tra Marcell Jacobs e Filippo Tortu è stata sempre determinate per i risultati di entrambi.

Marcell Jacobs ed il duro rapporto con il padre

Marcell Jacobs

Filippo è sempre stato il più veloce d’Italia, ma stavolta è stato battuto. Sebbene si tratti di rivalità, è una rivalità positiva in quanto tra compagni di squadra ci si sprona sempre a dare di più ad ogni occasione. Il campione azzurro è riuscito ad ottenere questi risultati importanti grazie ad allenamenti costanti ed sopratutto anche ad una crescita mentale. Tutto questo lo ha portato anche a riavvicinarsi a suo padre, con il quale non aveva un gran rapporto.

Durante un’intervista rilasciata ai microfoni di Eurosport, Marcell Jacobs ha raccontato di questo particolare legame. “Fino all’arrivo della mia mental coach lui per me non esisteva, ma c’era qualcosa che mi bloccava anche quando correvo. Dovevo ritrovare il rapporto con mio padre, così l’ho cercato e gli ho scritto”.

“Piano piano abbiamo iniziato a parlare e riallacciare i contatti”. Jacobs afferma che, oggi, quei dissapori e limiti sono riusciti a superarli. Riescono finalmente a parlare in tutta libertà. “L’ho perdonato, penso che sia giusto dare più possibilità, soprattutto a chi ti ha messo al mondo”.

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