Ela Weber, da sex symbol al brutto male: “Non esiste una cura” 

Chi si ricorda di Ela Weber? Una delle vere sex symbol che ha fatto impazzire gli italiani. Purtroppo ha vissuto una brutta esperienza 

 

È divenuta celebre negli anni Novanta grazie a diversi programmi televisivi. Manuela Hannelore Weber, nota semplicemente come Ela Weber, nasce a Dettelbach in Germania. A soli 15 anni inizia a lavorare nel suo paese natale come benzinaia, ma il futuro che le aspetta è decisamente molto diverso.

Ela Weber

Inizia la sua carriera come modella e successivamente si trasferisce in Italia. Grazie al suo fisico ed al suo carattere arriva ben oltre alle proprie aspettative. Negli anni ’90 arriva la svolta, la Weber arriva al successo grazie a Paolo Bonolis ed al suo programma Tira e molla. La bella tedesca diviene un’icona sexy della televisione italiana non solo grazie al suo accento tedesco ma anche in merito alle sue forme prorompenti.

Ela si fa sempre più strada nel mondo dello spettacolo, passando dalla pubblicità del formaggio Auricchio di cui si ricorda la celebre frase Ai miei amici piace picanto” arrivando al sexy calendario del 2000. Dopo 3 anni posa anche per la rivista Playboy. Dopo anni però, Ela Weber è scomparsa dai radar televisivi.

La brutta esperienza di Ela Weber

Ela Weber

Ospite a La Vita in Diretta, Ela racconta cosa le è accaduto in questi anni. “Mia sorella in Germania aveva una carriera consolidata, ma ha mollato tutto e si è trasferita per due anni con me in Italia. Ero arrivata a un punto dove non potevo decidere più cosa volevo e cosa no. Non ero in grado, stavo troppo male”. Racconta che quindi l’ha accompagnata finché non si è sentita meglio.

Poi afferma che, se si deve dare un nome a questo male, si può definire depressione. Purtroppo parla di un vero e proprio dolore che non passa con una medicina. Perciò dal male non se ne esce con tanta felicità, solo grazie alle persone vicine si riesce a guarire. Poi, rivolgendosi al pubblico a casa, ha voluto dire che non si deve gettare la felicità per abbracciare la tristezza.  Ela appare ancora segnata dalla sua esperienza durante il suo racconto.

Una donna che all’epoca era splendida, oggi è segnata da un dolore incancellabile e che l’ha segnata. Eppure non si dà per vinta. Oggi vive serenamente in campagna ed è una vera e propria rinascita come la stessa Weber spiega “Ho dovuto seppellire Ela per far uscire Emanuela. Oggi sono rinata”.

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