Lo ricorderete come Aziz nei Ragazzi della 3 C, dopo i guai con la giustizia ecco come si è ridotto oggi

Aziz era uno dei protagonisti di una delle serie cult degli anni Ottanta, I Ragazzi della 3 C. Assente dalla televisione da tempo, ecco cosa fa oggi.

La fiction televisiva I Ragazzi della 3 C è stata una fabbrica di talenti e personaggi che sono rimasti nella memoria dei teenager (e non solo) di trent’anni fa. Alcuni di loro hanno avuto successo, altri dopo il momento di notorietà, hanno decisamente cambiato vita.

Chi era Aziz?

Nella fiction Aziz era il cameriere che veniva trattato in modo non troppo eticamente corretto dal commendator Camillo Zampetti.

L’attore che lo interpretava si chiama Isaac George Oshoba Durojaiye, nato in Nigeria nel 1957, ma naturalizzato italiano.

Arriva a Roma sul finire degli anni Settanta dopo aver studiato a Londra alla prestigiosa Royal Academy of Dramatic Art. Notato da Vanzina, comincia a recitare in ruoli da caratterista in film non da premio Oscar, ma sicuramente molto popolari come Viuuulentemente mia, Amarsi un po’…, Vacanze in America, e i vari Yuppies.

Frequenta anche la televisione, partecipando a programmi come Drive In ed è anche protagonista di alcuni popolari spot commerciali.

L’abbandono delle scene

Al termine dell’esperienza con la fiction di successo, George torna nel Regno Unito dove, per un certo periodo, lavora come counselor in diverse scuole medie. La figura del counselor non è ancora regolamentata in Italia, ma si tratta di un professionista della comunicazione che dovrebbe aiutare, tramite una relazione empatica e partecipativa, coloro che si trovano in situazione di difficoltà, a compiere un percorso di autoconsapevolezza.

Cosa fa oggi

In questo suo nuovo percorso lavorativo, l’ex Aziz è incappato in qualche incidente di percorso.

Collabora con Waldo Bernasconi, il cosiddetto “guru delle anoressiche”, nella sua clinica svizzera, che aveva creato un metodo, mai approvato dalla comunità scientifica, per la cura di questo particolare disturbo alimentare.

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Era un metodo talmente poco ortodosso che la magistratura ha condannato sia Bernasconi che George per diversi reati. Isaac, in particolare, è stato condannato in Cassazione a quattro anni e sei mesi di carcere per violenza sessuale commessa sulle pazienti anoressiche delle cliniche di Bernasconi oltre che per esercizio abusivo delle professioni di medico, psicologo, dietologo e psicoterapeuta. Lui si è sempre professato innocente.

Oggi preferisce una vita lontana dai riflettori, è padre di cinque figli ed è anche nonno.